Il progetto di restauro si concentra sulla trasformazione di una residenza estiva appartenuta a una rinomata famiglia nobiliare locale. La proprietà è situata in collina, in un vasto appezzamento di terre agricole che comprende un piccolo e suggestivo bosco di querce, racchiudendo in sé il tipico paesaggio della macchia mediterranea. La struttura si compone di una serie di fabbricati aggregati nel tempo: l'edificio principale, di tipo signorile, e una serie di fabbricati adiacenti, un tempo adibiti a depositi e spazi di servizio.
Questo progetto nasce dal desiderio di valorizzare la residenza storica, fondendo il rispetto per le caratteristiche originarie dell'edificio con soluzioni contemporanee che ne esaltano l'identità e la funzionalità.
Il contesto naturale ha ispirato l'intervento architettonico, volto a integrare armoniosamente gli spazi interni ed esterni, creando un'esperienza di benessere visiva e sensoriale che lega l’ambiente costruito e quello naturale.
L'edificio principale è caratterizzato dalla facciata in stile classico, stranamente asimmetrica. La presenza della torre rende il suo prospetto atipico e lascia immaginare un progetto originario mai completato. Sul lato strada, invece, il prospetto riporta l'effige di un precedente uso della struttura a oratorio. Questi conservano gli elementi architettonici originali, con finiture che si integrano con il recupero dei materiali storici. All'interno il colore delle porte in legno bugnate, di un celeste polvere e avio, è stato recuperato e utilizzato come elemento cromatico distintivo in tutti gli ambienti. Nei saloni principali sono stati mantenuti i pavimenti in cementine e graniglia, mentre nuovi pavimenti in graniglia, caratterizzati da grafiche geometriche contemporanee, sono stati introdotti per evidenziare la loro nuova realizzazione. Nelle camere il colore avio viene proposto in audaci accostamenti cromatici sia nei pavimenti che nei rivestimenti, definendo gli ambienti bagno senza precludere la spazialità originale degli ambienti.
Attorno al fabbricato signorile si trovano depositi e spazi di servizio, un tempo funzionali alla gestione agricola della proprietà. In questi edifici si riscontra un linguaggio architettonico più semplice: i pavimenti in cocciopesto, i tetti lignei e gli infissi in ferro creano un’atmosfera più rustica, mentre le tonalità neutre degli interni richiamano, attraverso dettagli cromatici, l'azzurro avio del fabbricato principale.
L'arredo su misura, realizzato con un approccio pulito e minimale, integra materiali come legno di rovere, laccati color avio e metallo. Questo stile sobrio è arricchito da elementi d'antiquariato e arredi di design moderno, creando un’interessante sintesi tra passato e presente. Ogni scelta, dal design degli interni alla selezione degli arredi, è stata studiata per offrire benessere e funzionalità, in armonia con l’estetica complessiva del progetto.
Il paesaggio circostante si sviluppa su una serie di terrazzamenti, che ospitano un vasto uliveto, una vigna, un orto, giardini di graminacee e piante grasse, e il bosco di querce, che completano il quadro della residenza. Tra queste colture spicca il solarium in legno con piscina, da cui si scorge il mare, che offre uno spazio panoramico e di relax. La piscina con cascata, è perfettamente integrata nel salto di quota, creando uno spazio sottostante adibito principalmente a spazi di servizio per la struttura. Gli spazi esterni sono stati progettati per offrire un'esperienza naturale autentica, in continuità con la bellezza della campagna pugliese, rendendo la proprietà un rifugio esclusivo, all'insegna della tranquillità e il contatto con la natura.
Il restauro non si limita a conservare la memoria del passato, ma si arricchisce di elementi moderni che garantiscono comfort e funzionalità. Il risultato è una residenza estiva unica, dove tradizione e innovazione si fondono armoniosamente, in un contesto che valorizza il paesaggio e la storia del luogo.
Progetto dei giardini: Giuseppe Trintinaglia
Servizio Fotografico: Cosimo Rubino